Ai più giovani o meglio ormai ai 40 enni, l’immagine qui sopra dirà poco o niente e potrà parere solo un esempio di archeologia monetaria. Eppure chi è stato ragazzo negli anni ’70 sa che con quelle 500 lire ci si potevano fare tre litri e passa di benzina, almeno fino alla crisi petrolifera, ci si comprava un pacchetto di sigarette estere, persino le inarrivabili Turmac ovali e a patto di accontentarsi ci si riusciva persino a fare un pasto. Insomma non erano i 50 centesimi di oggi, ma nell’arco della vita di questo taglio, nato nel 1966, ed eliminato nel 1982 il valore nominale è variato più o meno dai cinque ai due euro di oggi, ma rapportato al costo reale della vita in molti casi ne poteva valere anche 10. Per questo nell”82 quando fu sostituita da una moneta il valore era ancora tale da giustificare l’uso di un conio bimetallico, il primo al mondo.
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In realtà il titolo deriva dal sinonimo originale 100 scudi che era il nome della 500 (intesa come auto) [lo scudo in dialetto erano le 5 lire]