il titolo deriva dalla frase “in the Garden of Eden” che, in concerto, veniva così storpiata dal cantante Doug Ingle in preda ai fumi dell’alcool. L’album, pubblicato il 14 giugno del 1968, raggiunge la quarta posizione nella classifica BilIboard dello stesso anno ed è un vero e proprio mix di acid rock e garage rock d’annata con l’aggiunta di psichedelia in quantità. Con diversi milioni di copie vendute è il primo disco di platino nella storia del rock.