Il 27 ottobre 1962 moriva Enrico Mattei.
La sua figura è stata volutamente abbandonata all’oblio. Infatti il disegno politico-economico di Mattei, che in larga parte realizzò, è ancora attualissimo e continua a dar fastidio, a più di mezzo secolo dalla sua scomparsa, in quanto toto coelo opposto all’odierna concezione neoliberista.
Non mi stupirei di scoprire che gran parte degli italiani non conoscano la storia affascinante, coeva al boom economico del nostro Paese, di questo uomo straordinario.
Senza di lui l’Italia non avrebbe mai raggiunto quell’alto livello di opulenza che adesso diamo per scontato e che fa tanto gola agli “squali” di Wall Street. Senza il coraggio e l’intraprendenza di Mattei l’Italia dei nostri giorni assomiglierebbe più alla Bulgaria o alla Romania che non alla Francia o alla Germania.
Andrea Riaca
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