Prima del beat, prima delle canzoni di protesta, era arrivato il grande cantante e autore americano Pete Seeger che, oltre ad aver inventato il folk per le masse con i suoi Weavers, era anche riuscito a portare al successo internazionale una proto-canzone di protesta, la notissima If I Had A Hammer, grazie anche alla successiva versione del noto trio folk Peter, Paul & Mary. Naturalmente qualcuno ha pensato di farne una versione italiana ed affidarla ad una delle più note cantanti di quegli anni (inizio anni ’60), cioè Rita Pavone, che aveva anch’essa allora una immagine di ragazza “ribelle” e di cantante “per giovani”. |
Il testo è somigliante, nello spunto, all’originale americano, ma cambiano radicalmente gli obiettivi: dal mondo che non va, e bisogna aggiustare a martellate, passiamo a problemi molto più circoscritti e precisi: |
“Datemi un martello – che cosa ne vuoi fare e poi si giunge a qualcosa di ancora più mirato, a puntare il martello alla testa “di quella smorfiosa” che gli ha sottratto il moroso. |
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