“Una generazione d’emergenza” indaga su alcune delle matrici culturali che hanno contribuito a generare il movimento di contestazione del sessantotto il movimento beat o, come venivano spregiativamente definiti all’epoca da molti giornali, “i capelloni”. E poi la contestazione degli studenti e quella dei cattolici. Fenomeni diversi accomunati però da un comune denominatore: contro l’autoritarismo, contro la società dei consumi, contro la guerra.
Silvia Casilio ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia politica e istituzioni dell’area Euro-mediterranea nell’età contemporanea presso l’Università degli Studi di Macerata. Attualmente è visiting fellow presso il Grupo de investigación de historia socio-cultural contemporánea dell’Universidad de Oviedo e collabora al progetto “Trabajo industrial: identidades, memoria y patrimonio”.