Negli anni ’50 del secolo scorso fu l’Italia a salvare la Germania e precisamente la BMW, sull’orlo del fallimento, con l’Isetta.
Per il mercato italiano , la geniale invenzione di Ermenegildo Preti e Pierluigi Raggiera troppo costosa: circa 400.000 lire dell’epoca, quindi poco meno di una Topolino (ma la FIAT era pronta a sfornarla per 200.000, se avesse avuto successo).
Fu così che il progetto venne venduto alla BMW, che la presentò nel 1954 al Salone di Ginevra col nome di BMW 250; le buone vendite consentirono alla casa tedesca di superare l’impasse dovuta all’alto costo dei suoi modelli di punta.
Nelle sue successive declinazioni l’auto fu prodotta fino al 1962 in Germania e commercializzata, su licenza, anche in Sudamerica e Francia.