Nel 1960 il governatore della Banca d’Italia Donato Menichella (successore di Luigi Einaudi e predecessore di Guido Carli alla guida dell’istituto) si dimette dopo aver portato la Lira al traguardo di migliore valuta (Oscar del Financial Times).
Sono gli anni del boom economico perfettamente tratteggiato dalla commedia all’italiana, il genere cinematografico che si afferma negli anni ’60 grazie a solide sceneggiature e agli attori definiti “colonnelli” (Gassman, Tognazzi, Manfredi) e da una serie di solidi caratteristi (cfr.link allegato).

regia di Ettore Scola
con Vittorio Gassman, Joan Collins , Jacques Bergerac, Bilda Harry, Paolo Bonacelli
Se la commedia mette in scena personaggi popolari che tentano la strada di una non conformistica sopravvivenza attraverso l’arte dell’arrangiarsi, allo stesso modo racconta di adattamenti grotteschi fatti da una società di piccoli seduttori caserecci, arrampicatori sociali, piccoli industriali e avventurieri borghesi sui quali fa leva il mito del miracolo economico e che alla fine rimangono puntualmente frustrati.